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Devero per tutti

Taglio del nastro per i primi 400 metri della pista ecocompatibile che accoglierà visitatori diversamente abili

Il territorio del Verbano-Cusio-Ossola ha da sempre dimostrato grande sensibilità e attenzione nei confronti delle persone diversamente abili, ideando e sostenendo progetti importanti per affiancarli nella loro quotidianità: “Devero per tutti” è uno di questi progetti e rappresenta un vero fiore all’occhiello e un progetto cui hanno creduto in molti, creando una rete virtuosa di soggetti.

Nei giorni scorsi è avvenuto il taglio del nastro all’Alpe Devero: sono già stati realizzati 400 metri della pista ecocompatibile che permetterà anche a persone sulla carrozzina di ammirare agevolmente e in sicurezza le bellezze paesaggistiche della conca dell’alpeggio ossolano.

Il progetto è nato grazie al contributo iniziale di Fondazione Comunitaria del VCO e con la collaborazione dell’Ente Aree Protette del Parco Veglia-Devero.

L’anello dell’Alpe Devero – uno dei percorsi naturalistici più incantevoli della Val d’Ossola – percorre circolarmente la Piana di Devero: la porzione già riadattata per accogliere gli escursionisti con disabilità parte dalla caratteristica chiesetta bianca in ingresso alla piana e raggiunge l’Albergo e Ristorante La Lanca.

Al taglio del nastro – organizzato dal Rotary Club Pallanza Stresa del Verbano-Cusio-Ossola, tra i finanziatori del progetto – erano presenti, oltre ad una importante delegazione del Rotary Club del VCO, Andrea Vicini e Stefano Costa, rispettivamente Sindaco e Vice Sindaco di Baceno, i responsabili dell’Associazione GSH Sempione ed una folta delegazione del Rotary Club di Briga, gemellato con il Rotary Club Pallanza Stresa.

È stata una vera emozione vedere finalmente stesi i primi 400 metri della pista per disabili all’Alpe Devero – conferma il Presidente del Rotary Club Pallanza Stresa, Angelo Ruffoni – Si tratta di un progetto iniziato sotto la presidenza di Nicoletta Carboni e finalmente nei giorni corsi abbiamo visto i primi risultati concreti. Il completamento dell’anello richiede ulteriori investimenti, che ci auguriamo possano giungere da parte di soggetti privati ed enti pubblici che credano in questo progetto innovativo, anche dal punto di vista ambientale. La pista è infatti realizzata con materiale lapideo di scarto delle cave, compattato con fanghi di risulta: dunque un progetto sostenibile, che vuole supportare gli escursionisti disabili nella scoperta delle nostre montagne“.

Il primo tassello fondamentale è stato realizzato: ora il proposito è quello di completare l’intero percorso nella piana del Devero, puntando poi a raggiungere anche l’alpeggio di Crampiolo.