Dopo un intenso anno vissuto con la guida di Andrea Lux, con grande entusiasmo, annunciamo che Mariateresa Moro ha ufficialmente assunto la presidenza del Rotary Club Pallanza Stresa per l’anno rotariano 2025/2026. Nel solco dei principi rotariani – “Servire al di sopra di ogni interesse personale”, “Creare speranza nel mondo”, “Costruire ponti tra le comunità” – la nuova presidente ha delineato un percorso che pone al centro la persona, la conoscenza approfondita del territorio e un servizio concreto alla comunità. L’obiettivo di Mariateresa Moro è rendere il Rotary un punto di riferimento sempre più visibile e attivo, mettendo l’accento sull’inclusione, il sostegno alle fasce più vulnerabili, la promozione della cultura e dell’arte, la valorizzazione delle eccellenze locali e una formazione continua per tutti i soci. Particolare attenzione sarà rivolta ai giovani, con progetti dedicati e una riflessione seria sui bisogni delle famiglie del territorio. Per saperne di più sulle direttrici del suo mandato, abbiamo intervistato la Presidente Moro.
Presidente Moro, come descriverebbe l’impronta che vuole dare al suo anno rotariano?
Il mio obiettivo è rafforzare il legame tra il Rotary e il territorio, promuovendo un cambiamento che parta dalla conoscenza diretta dei bisogni e delle risorse locali. Vogliamo un Rotary che ascolta, che agisce e che si mette concretamente al servizio della comunità con progetti mirati, competenti e sensibili.
Il territorio è al centro delle vostre iniziative. Come intendete valorizzarlo?
Per valorizzarlo davvero, dobbiamo prima conoscerlo. Il programma prevede iniziative che riscoprano il valore storico, culturale e produttivo del nostro territorio, in collaborazione con realtà come il Museo del Paesaggio, il Parco Nazionale Val Grande, il Centro Studi Internazionali, la Fondazione Comunitaria del VCO, il GAL Laghi e Monti, Teatro Natura e varie imprese private. Vogliamo dare nuova vita a luoghi e tradizioni, ma anche aprirci all’innovazione, con attenzione a temi attuali come la sostenibilità e l’intelligenza artificiale.
Quali sono i progetti sociali su cui puntate maggiormente?
Uno dei progetti principali è il District Food Box, che prevede la raccolta di generi alimentari per le famiglie in difficoltà, in collaborazione con enti di volontariato e Caritas. Ci sarà anche la settimana solidale “Un piatto, un sorriso”, durante la quale i nostri soci presteranno servizio nei centri di accoglienza. E poi iniziative come la “Cena al buio”, pensate per stimolare empatia verso le fragilità invisibili.
I giovani rappresentano una priorità per il Club?
Assolutamente sì. Lavoreremo prendendo spunto dalla recente mappatura dei bisogni giovanili realizzata dalla Fondazione Comunitaria del VCO insieme a enti pubblici e privati, tra cui il CISS e l’Associazione 21 Marzo. Vogliamo ascoltare, coinvolgere e sostenere i giovani, offrendo spazi di confronto e opportunità di crescita. Stiamo valutando anche l’istituzione di una borsa di studio.
E per quanto riguarda la formazione interna?
Sarà un anno ricco di occasioni formative: per i nuovi soci, con momenti di accoglienza e inserimento, e per i soci storici, il cui patrimonio di esperienza è fondamentale. Affronteremo temi attuali – dalla cybersecurity all’intelligenza artificiale – senza trascurare la storia del Rotary e le tecniche di comunicazione. Vogliamo un Club che apprende, cresce e resta saldo nella propria identità.
Un messaggio conclusivo per i soci e la comunità?
L’augurio è di vivere insieme un anno fatto di relazioni autentiche, entusiasmo e impegno condiviso. Il Rotary, per me, è un luogo dove le persone si uniscono per fare del bene in modo concreto, intelligente e partecipato. Ogni iniziativa sarà un’occasione per costruire comunità, creare connessioni vere e offrire speranza. È questo il senso profondo del nostro motto: “Creiamo speranza nel mondo.”
DI seguito una foto gallery con i momenti salienti dell’entusiasmante serata:



















